martedì 28 febbraio 2006

Il discorso del papa sul concepito

Sul sito del Vaticano si può leggere il «Discorso di Sua Santità Benedetto XVI ai partecipanti all’Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita e al Congresso Internazionale L’embrione umano nella fase del preimpianto» (Sala Clementina, lunedì 27 febbraio).
L’attenzione della Chiesa sembra concentrarsi attualmente sull’embrione nella fase di preimpianto (intesa sia in senso naturale – cioè precedente all’annidamento nell’utero – sia nel senso proprio della fecondazione artificale). È verosimile che ciò sia finalizzato tra l’altro a etichettare come «abortiva» la pillola del giorno dopo, un farmaco che costituisce oggi un complemento pressoché indispensabile a un metodo contraccettivo accessibile e popolare qual è l’uso del profilattico. La lotta della Chiesa contro la contraccezione è rimasta fatalmente nell’angolo della grande battaglia contro l’aborto: non solo per una questione di energie e di tempo limitati, ma soprattutto per l’enorme risalto dato al momento della fecondazione – che ha avuto come risultato non voluto ma inevitabile di svilire nel discorso pubblico lo statuto dei gameti ancora separati. Si aggiunga a ciò la diffusa impopolarità della proibizione cattolica dell’uso dei profilattici anche nella tragica situazione africana, e si avrà la misura di quanto vitale sia per la Chiesa trovare munizioni ideologiche fresche da impiegare contro le pratiche contraccettive.

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