venerdì 26 maggio 2006

Il genocidio di Ogino & Knaus

Sul Journal of Medical Ethics (32, 2006, pp. 355-56) è comparso un articolo di Luc Bovens, della London School of Economics, «The rhythm method and embryonic death», in cui si sostiene con argomenti degni di considerazione che il metodo contraccettivo Ogino-Knaus, praticato da molti cattolici e altri cristiani in quanto ‘naturale’, provocherebbe un numero potenzialmente molto elevato di aborti spontanei precoci (e inosservabili), superiore a quello che per esempio si avrebbe usando regolarmente il profilattico e ricorrendo all’interruzione di gravidanza in caso di fallimento.
Il metodo Ogino-Knaus prevede che la coppia si astenga dai rapporti durante il periodo fertile femminile, calcolato in base all’ultima mestruazione. La percentuale di fallimenti è di circa il 10% (ma qualcuno dice di più); questo vuol dire che una buona parte dei concepimenti avverrà intorno alla fine o all’inizio del periodo fertile. Ma, sostiene Bovens, è proprio allora che è maggiore la probabilità di un aborto spontaneo: un ovocita che attende da un po’ di tempo la fecondazione (alla fine del periodo di fertilità), o uno spermatozoo che viceversa attende da qualche giorno l’arrivo dell’ovocita (all’inizio del periodo fertile), saranno probabilmente meno vitali della norma; e la parete dell’utero sarà inoltre in entrambi i casi meno atta a sostenere l’embrione impiantato. Bovens stima che si avranno in questo modo due volte più aborti che gravidanze portate a termine: in media venti aborti all’anno ogni cento coppie (fonte: NewScientist.com, «Rhythm method criticised as a killer of embryos», 25 maggio 2006).

Aggiornamento: com’era prevedibile, l’articolo di Bovens ha suscitato polemiche in abbondanza. Se ne occupa Amanda Schaffer nel New York TimesA Philosopher’s Take on the Rhythm Method Is Rattling Opponents of Abortion», 13 giugno 2006). Sorprendente il commento di Judie Brown, presidente della American Life League, un’organizzazione anti-abortista:

Pregnancy, she said, is “a very natural process and so is the natural selective process that our body goes through to eliminate, for whatever reason, an embryo during the first few days of life.”
“There is nothing bad about that,” she said. “There is nothing even to be debated about that. That is the way nature works.”
A quanto pare sul destino di questi embrioni non si deve piangere...

2 commenti:

Donna del Mare ha detto...

beh..che dire? ho una lontana zia ormai anziana che ha sfornato 6 figli con ogino knaus e ha avuto altri 6 aborti nel frattempo... il prete di famiglia consigliò loro di usare il profilattico O_O

Anonimo ha detto...

Mi sembra normale dare poca importanza al mancato impianto dell'ovulo fecondato. Mi sembra improprio parlare di aborto. Però dovrebbero avere questo atteggiamento anche di fronte ai contraccettivi che impediscono l'impianto. Invece la pillola del giorno dopo viene condannata sulla base del somplice sospetto che sia di ostacolo all'annidamento dell'ovulo fecondato.