martedì 9 maggio 2006

Niente seme, siamo Inglesi

Su BioNews di ieri troviamo un articolo sulla situazione delle donazioni di sperma nel Regno Unito («Sperm shortage affects whole of UK»). In seguito all’abolizione del diritto per i donatori all’anonimato un anno fa, si è verificata una drastica diminuzione del seme disponibile. In tutta la Scozia, per esempio, è attualmente attivo un unico donatore; ne conseguono contese anche aspre sulla preferenza da accordare a coppie eterosessuali rispetto a donne sole o a coppie di donne omosessuali, e acquisti di seme a caro prezzo da altri paesi.

Conoscere il proprio genitore genetico dev’essere considerato a mio parere un diritto di ogni bambino nato per fecondazione eterologa; ma se ciò implica l’impossibilità di far nascere il bambino stesso, è chiaro che occorre rinunciarvi: questo potrà comportare qualche problema psicologico, ma certo non tale da rendere preferibile la non esistenza all’esistenza. Forse abbiamo bisogno di leggi più flessibili e innovative, che prevedano per esempio la facoltatività per il donatore di rendere noti almeno alcuni dati personali, e la possibilità per i bambini (previo consenso dei genitori legali) di rintracciare i propri fratelli genetici, figli di uno stesso donatore.

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