lunedì 11 settembre 2006

L’azzardo di Ratzinger

Dunque, secondo il Papa gli Islamici odierebbero l’Occidente perché spaventati dalla nostra secolarizzazione e mancanza di timor di Dio (omelia, spianata della Neue Messe, München, 10 settembre 2006):

Le popolazioni dell’Africa e dell’Asia ammirano, sì, le prestazioni tecniche dell’Occidente e la nostra scienza, ma si spaventano di fronte ad un tipo di ragione che esclude totalmente Dio dalla visione dell’uomo, ritenendo questa la forma più sublime della ragione, da insegnare anche alle loro culture. La vera minaccia per la loro identità non la vedono nella fede cristiana, ma invece nel disprezzo di Dio e nel cinismo che considera il dileggio del sacro un diritto della libertà ed eleva l’utilità a supremo criterio per i futuri successi della ricerca. Cari amici, questo cinismo non è il tipo di tolleranza e di apertura culturale che i popoli aspettano e che tutti noi desideriamo! La tolleranza di cui abbiamo urgente bisogno comprende il timor di Dio – il rispetto di ciò che per l’altro è cosa sacra. Ma questo rispetto per ciò che gli altri ritengono sacro presuppone che noi stessi impariamo nuovamente il timor di Dio. Questo senso di rispetto può essere rigenerato nel mondo occidentale soltanto se cresce di nuovo la fede in Dio, se Dio sarà di nuovo presente per noi ed in noi.
La colpa, insomma, è delle vittime: l’11 settembre ce lo siamo meritato. Applaudono Hamza Piccardo (sì, il presidente dell’Ucoii, quello del manifesto che paragonava gli Israeliani ai Nazisti) e Marcello Pera (l’ex presidente del Senato, quello del manifesto Per l’Occidente). Si attendono le reazioni degli altri fondamentalisti e teocon...

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