sabato 16 settembre 2006

L’ipocrisia mortale

È morta una delle sentinelle più lucide e acute dell’Occidente. In grazia di Dio è andata alla casa del Padre. Cordoglio per i suoi cari e preghiere per lei. La Fallaci ha segnato la storia italiana e internazionale anche di quest’inizio secolo, ha guardato negli occhi il mostro che aggredisce l’Occidente e ha suonato le trombe dell’allarme.
Lo dice Luca Volontè, capogruppo Udc alla Camera.

Per quale ragione l’Occidente avrebbe bisogno di sentinelle? A volte l’avere segnato la storia non è qualcosa di cui essere fieri. Il mostro?
Ma soprattutto è così stucchevole e di pessimo gusto inchinarsi davanti a qualcuno solo perché è morto (forse non è il caso di Volontè, forse lui avrebbe detto le stesse idiozie in vita; ma è senza dubbio una abitudine diffusa). Come direbbe Nero Wolfe, l’errore comune a tutti i mortali è quello di insultare i morti macchiando la loro memoria “cospargendola con il miele defecato dalla mia paura della morte”, invece che rendere loro un tributo parlandone come se fossero vivi.

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