venerdì 27 ottobre 2006

Bagni contesi

Increscioso e grottesco incidente da vespasiano oggi alla Camera dei Deputati.
Vladimir Luxuria racconta: “Come sempre sono andata nel bagno riservato alle donne. Uscendo mi sono trovata davanti Elisabetta Gardini, un po’ agitata, che mi ha apostrofato: “tu sei un uomo, non puoi stare qui devi andare nel bagno degli uomini”. All’inizio, per la verità pensavo che scherzasse, poi mi sono resa conto che non era così. Che faceva sul serio. E mi ha anche anticipato che si rivolgerà ai questori della Camera. Ma io, che devo fare? Io vado nei bagni del sesso del quale mi sento. Se andassi in quello degli uomini, credo proprio che metterei in imbarazzo i colleghi maschi. Mai immaginata una aggressione con questi toni e con questa violenza. Spero che nei prossimi mesi non mi tocchi andare al bagno sentendomi una ladra... Spero che la sua sia una posizione singola e non delle deputate di Forza Italia, e lei mi sembra una persona a volte un po’ sopra le righe. Credo invece che essere veramente donna sia anche essere comprensiva...”.

Spiega Elisabetta Gardini: “La mia è stata una reazione fisica, di pancia. Proprio non mi aspettavo di trovare un uomo nei nostri bagni. Credevo che la questione fosse stata risolta da tempo e trovare Guadagno lì mi ha provocato un trauma. E spontaneamente gliel’ho detto. Adesso mi rivolgerò ai questori affinché trovino una soluzione. Tanto più che il mio disagio è quello avvertito da tante colleghe. Comunque trovo assolutamente eccessivo che la questione, di organizzazione interna, sia stata portata all’esterno. Mi vergogno che si dia una immagine così di basso profilo del Parlamento. Se avessi saputo, sarei stata zitta...”.

Che la risposta della Gradini sia stata ‘di pancia’ non sorprende; difficile pensare a un altro organo in suo possesso deputato a modulare reazioni e risposte. E trovarsi di fronte ad un uomo riesce a provocarle addirittura un trauma? E che sarà mai? Quanto al profilo basso del Parlamento, non è di certo una questione di pubblicità o di omertà…

La Gardini: «Luxuria esca dal bagno», Il Corriere della Sera, 27 ottobre 2006.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che la Gardini sia stata esagerata. una sorta di pubblicità evitabile e certo non progresso.Soprattutto visto che sono 4 mesi che Guadagno risulta presente e credo vada in bagno regolarmente .Però il problema esiste,uomo è uomo,se io domani dico di sentirmi donna e vado in un bagno riservato alle donne alla stazione centrale mi arrestano.ora la soluzione sarebbe un terzo bagno fosse anche chimico.oppure rispettare le leggi della natura e anche quelle dello stato.E togliere la Gardini da portavoce.o insegnarle cos'è la consob.

Anonimo ha detto...

Standing ovation per periclitor....

Anonimo ha detto...

Io mi sentirei di chiedere a Periclitor quale sia sostanzialmente la ragione per cui i bagni pubblici sono divisi per sesso.
Personalmente credo che sarebbe quasi superflua tale divisione se i maschietti come me fossero decisamente più educati e lasciassero pulto il loco così come lo trovano.

Anonimo ha detto...

Il problema dei bagni può forse far sorridere, ma provate ad immaginare come si deve sentire la persona transgender ricoverata in ospedale nel reparto degli uomini! Il problema è sempre lo stesso, magari riguarda solo una minoranza della popolazione, ma è un problema grave. Qualche giorno fa una transessuale non operata è morta in ospedale. A quella persona neppure nel momento della morte è stato lasciato quel minimo di dignità di essere trattata secondo il genere che sente proprio. Non credo che questo possa far sorridere nessuno.

Anonimo ha detto...

marcoz l'educazione non mi pare c'entri con la sessualità degli interessati.au78 il problema però è ribaltabile.come si sentirebbe una donna a vedersi in camera con un transgender.una signora anziana che parla con una uomo travestito da nilde iotti.fino a qualche anno fa si combatteva per i diritti delle donne ora le donne stanno per essere "scartate" a favore dei diritti dei transgender????

Anonimo ha detto...

Fammi capire una cosa periclitor. Se una donna transessuale è operata allora viene ricoverata nel reparto femminile (così vuole la legge italiana) e nessuno si sente offeso o turbato. Ma se invece questa persona, pur sentendosi donna e apparendo tale, ha fra le gambe un pezzo di carne atrofica che magari non può far rimuovere proprio per motivi di salute, allora potrebbe urtare la sensibilità delle altre degenti e quindi deve subire l'umiliazione di essere ricoverata assieme agli uomini. Ho capito bene?

Anonimo ha detto...

Periclitor, sarò più esplicito: se gli uomini facessero tutti la pipì seduti per non sporcare, quale ragione costringerebbe a tenere bagni separati? Ricordo che il wc si trova in posizione strategica, debitamente occultato da porta con chiavistello incorporato…

Anonimo ha detto...

marcoz mi spiego meglio si chiama civiltà,moralità,e soprattutto per la legge atti osceni.se io domani vado in un bagno femminile e mi siedo per pisciare (così da non sporcare)una donna che entra magari con la figlia può denunciarmi.e se il marito mi dovesse menare avrebbe pure ragione!!!!!au hai capito bene se si sente donna diventi donna.allora non ci saranno problemi

Anonimo ha detto...

Civiltà, moralità e atti osceni?
Non vedo cosa c'entri tutto questo.
Non si parla di wc con le tazze allineate in un open space…

Anonimo ha detto...

VABBè MARCOZ SE NON CI ARRIVI IO NON POSSO FARCI MOLTO PERò
SE NON CAPICI CHE è UNA QUESTIONE DI CIVILTà E DI MORALITà OLTRE CHE DI LEGGE IO CHE DEVO DIRTI????è UN GAY GIUSTO COME TUTTI I GAY DEL MONDO VADA IN UN BAGNO PER UOMINI!!!!!!!!!!!!LA PAROLA TRANSGENDER è UNA CAZZATA CHE SI è INVENTATO LUI.è UN OMOSESSUALE COME TANTI ALTRI FOSSERO TUTTI COME L'EX DI VERSACE(POVERO)SAREBBERO VISTI MOLTO MEGLIO INVECE PER COLPA DI QUESTE MACCHIETTE DA AVANSPETTACOLO SI RITROVANO ANCORA SUI GIORNALI VESTITI DA PUPAZZI SU CARROZZONI IMPROBABILI

Anonimo ha detto...

Quindi se io sostengo che non ci sarebbe necessità di usare servizi igienici distinti se solo ci fosse un po' di buona creanza in giro (fermo restando il fatto di chiudersi in luogo appartato) sarei un incivile, un immorale? Nonché commetterei apologia di reato?
Wow! In questo caso preferisco essere incivile e immorale piuttosto che moralista.

Giuseppe Regalzi ha detto...

Periclitor, per favore, non usare tutte maiuscole per scrivere.

La parola "transgender", naturalmente, non se l'è inventata Vladimir Luxuria. Su Wikipedia trovi tutte le informazioni del caso.

Credo che tu faccia confusione tra orientamento sessuale (che indica se sei attratto sessualmente da persone del tuo stesso sesso, o di quello opposto, o da entrambi) con l'identità di genere (il sesso con cui ti identifichi, uguale od opposto a quello biologico con cui sei nato).

Anonimo ha detto...

Periclitor, avrei molte cose da scrivere riguardo a "se si sente donna diventi donna.allora non ci saranno problemi".
Ma dopo il tuo ultimo messaggio mi rendo conto che sarebbe tempo sprecato. Ti mancano le basi e forse anche qualcos'altro.

Anonimo ha detto...

scusa per il c.lock. non era voluto.in italia è stato il primo a portarlo,questo intendevo.comunque non è una cosa importante mi sembra.
giuseppe non confondo nulla ma esiste il sesso con cui nesci e se ti identifichi in un altro fai di tutto per essere l'altro.questo naturalmente è quello che penso.magari voi confondete il sentirsi donna con il poter avere gli stessi "diritti" di una donna nella società.pur essendo Vladimiro Guadagno all'anagrafe.
questo non è possibile.
au78 non rispondo a ragazzini come te che insultano senza ragionare.prima studia ee poi torna o se vuoi discultere non insultare la mia intelligenza come io non faccio con la tua.

Giuseppe Regalzi ha detto...

Periclitor, come dici tu stesso, "se ti identifichi in un altro [sesso] fai di tutto per essere l'altro". Non si capisce allora perché la società dovrebbe negare meschinamente a un transessuale gli stessi diritti di una donna. Un po' di generosità, no?

Anonimo ha detto...

Periclitor, non credo di aver bisogno di studiare molto sull'argomento transessualismo e transgenderismo.
Vivo ogni giorno sulla mia pelle cosa vuol dire avere un corpo biologicamente maschile, avere dei documenti con un nome ed un sesso maschili ed una identità di genere femminile. Ti assicuro che non è piacervole e quando ho letto il tuo commento che a me sembra il frutto di una totale ignoranza di questa tematica, mi è passata la voglia di discutere oltre.