sabato 17 marzo 2007

Conversazione tra gentiluomini

Gianni Alemanno: «Chiediamo centri di permanenza temporanea anche per i nomadi che vengono sgomberati dai capi abusivi».

Carlo Giovanardi: «Se fossero cittadini extracomunitari e clandestini, allora avrebbe un senso, ma se hanno un permesso di soggiorno e non sono extracomunitari allora no».

(tratto da Alemanno: «I nomadi? Interniamoli nei Cpt», l’Unità, 16 marzo 2007).

Si legge poi in chiusura:

Ad Alemanno poco importa. E durante l’incontro con Achille Serra – giudicato dal leader di An «illuminante» – ha chiesto al governo un «decreto-legge urgente», considera la proposta del suo partito come la pensata per porre rimedio all’emergenza nomadi. Di più, Alemanno arriva a inoltrare al prefetto una proposta di decreto simile a un decreto legge, che era già stato – evidentemente – preparato nei giorni scorsi: il provvedimento su cui An fa pressione, sostiene Alemanno, dovrà prevedere una precisa definizione della figura giuridica del nomade, insieme a disposizioni di legge per dare certezza della pena. E ancora, creare uno strumento di monitoraggio nazionale per censire la presenza di nomadi, la definizione di patti per un corretto utilizzo delle risorse ma anche per il controllo, l’interdizione e gli interventi di bonifica di situazioni fuori controllo.
Dice, addirittura, Alemanno: «Se questo decreto non arriverà marceremo a Roma per la legalità, come farà giustamente il sindaco di Milano Letizia Moratti».

2 commenti:

Catone il censore ha detto...

Sono pienamente daccordo con l'on. Giovanardi, nel senso che se i nomadi fossero clandestini avrebbe un senso, qualora siano sgomberati dai campi abusivi, ospitarli nei cpt.
Però a me sembra più urgente un adeguamento dei centri temporanei a delle condizioni umane.

Anonimo ha detto...

eh, il vizietto delle marce su roma eh?