sabato 1 settembre 2007

Luca Volontè e le mamme inglesi

Il più recente articolo di Luca Volontè («La famiglia è in pericolo ma preferiamo parlare delle follie ambientaliste», Libero, 31 agosto 2007, p. 13) è ancora più rapsodico della media a cui l’Onorevole Capogruppo ci ha abituati: il pezzo si apre con alcune fini considerazioni sull’opportunità di non emettere flatulenze in pubblico, e si chiude con un’accorata critica al Presidente del Consiglio, reo di avere rinunciato, «a malincuore certo», a difendere «la verità e la Chiesa», come Erode (forse il paragone più corretto sarebbe stato con Pilato – ma non facciamo i pedanti, via). Nel mezzo, Volontè ci regala una fulminante intuizione sociologica, che è mio dovere – ne sono convinto – contribuire a divulgare il più ampiamente possibile. Eccola:

sedici teenagers accoppati tra loro [gli adolescenti inglesi] dall’inizio del 2007 ad oggi. Effetto del “breakdown England” come dicono i conservatori, della ridicolissima e dannosissima battaglia antifamiglia degli ultimi 20 anni. Ma anche della folle e semplice considerazione del via libera agli ibridi e ai perfetti da laboratorio. Se posso aver un figlio perfetto e che “rompe” meno, magari tra qualche anno, che m’importa di perdere tempo di [sic] educarlo oggi...
Ecco, ecco la spiegazione dell’angoscioso picco di violenza giovanile nel Regno Unito! Come abbiamo fatto a non pensarci prima? Eppure era così ovvio: dopo che il governo britannico ha dato il «via libera» alla produzione dei «perfetti da laboratorio», che come tutti sanno sono bambini transgenici tranquillissimi e molto molto educati (anche se sembrano tutti usciti dal Villaggio dei dannati) – la notizia mi era sfuggita, lo confesso, ma evidentemente non è sfuggita alle mamme degli slum di Liverpool, così come non è sfuggita all’informatissimo Volontè, parlamentare notoriamente molto colto – dunque, dicevo, dopo che il governo britannico ha dato luce verde ai suoi tecnoscienziati, le mamme inglesi sono state lestissime a fare due più due (complice anche la battaglia antifamiglia): se posso avere un perfetto damerino, magari fra qualche anno, chi me lo fa fare, si sarà detta la tipica snaturata mamma britannica, a farmi in quattro per educarlo oggi?
Cioè, naturalmente, non nel senso che è assurdo educare in anticipo un bambino non ancora nato – Volontè evidentemente si è permesso una piccola licenza stilistica; il senso è che è inutile educare un bambino adesso quando ne puoi avere uno già educato tra qualche anno, ecco.
Uhm. Vabbeh, a ben vedere, detto così uno potrebbe obiettare alla mamma inglese: sì, ma mentre aspetti il bambino perfetto, o madre snaturata, ti tocca sorbirti un delinquente minorile e baby-killer, che si vende l’argenteria di casa per mettere su un commercio di ecstasy e ti mena pure se dici «ah».
Eh, non so in effetti cosa potrebbe obiettare Volontè. Forse che per le mamme inglesi – quelle snaturate! – vale comunque la pena? Magari il figlioletto transgenico va ad Eton e poi a Cambridge: sono soddisfazioni, no? Però il baby-killer lo potrebbe accoppare prima, tipo Caino e Abele (l’Onorevole apprezzerà il paragone biblico, spero), e questo vanificherebbe tutto, temo... O forse il governo britannico ha dato il via libera anche all’eutanasia dei delinquenti minorili, consigliato dai suoi tecnoscienziati (i più cattivi del mondo, lo ha detto la Roccella da qualche parte)? Mi sa che chiederò spiegazioni a Luca Volontè. Sì. O magari a qualche mamma inglese...

2 commenti:

GG ha detto...

E' incredibile come Volontè riesca sempre a superare se stesso...!

Anonimo ha detto...

E' come la teoria del neo-peggio: quando pensi di aver toccato il fondo, puoi sempre sprofondare un altro po'.