sabato 15 settembre 2007

Mario Adinolfi, la vita e la morte (e la bioetica)

Eutanasia/il Papa sgombra ogni dubbio: la spina non si stacca, Alice News, 14 settembre 2007:

Sulla eutanasia io la penso come Ratzinger e dico che il mio Pd non approverebbe una legge sull’eutanasia attiva, afferma il blogger Mario Adinolfi, candidato alle primarie del 14 ottobre. Annunciando che punterà la sua campagna sui temi “sensibili”.
Nessuno si risparmia quando si tratta del Papa (ma quanti sono contrari alla eutanasia cosiddetta attiva, eh, quanti? Ma citiamo il Papa, ovviamente, che è più autorevole). Suggerirei a quanti vogliono dire la loro su simili temi (e a maggior ragione a quanti vogliono puntarci una campagna politica): di dismettere questa cacofonia dei temi sensibili, è fastidiosa imprecisa e molesta quasi quanto bipartisan e un attimino. Di leggersi qualche libro al proposito e non soltanto le agenzie di stampa o le dichiarazioni del Papa.
Se si nutrissero dei dubbi sul tenore delle dichiarazioni di Adinolfi, basta leggere dal suo post sulla dichiarazione papale circa lo stato vegetativo permanenente (per rimanere di sasso):
Per quanto ormai pecorella smarrita di quel gregge, sono formato cristianamente e credo che solo la Chiesa cattolica abbia il merito di porre l’attenzione sulle questioni ultime della vita e della morte. È utile cominciare a discuterne anche in rete.
Solo la Chiesa? Siamo davvero messi molto molto male. Per non parlare del commento (n. 6) lasciato dallo stesso Adinolfi al post suddetto:
Io credo che uno stato del ventunesimo secolo debba, in materia di bioetica, legiferare e poi sottoporre tali leggi a referendum confermativi...solo la democrazia ci dice cosa può essere giusto e cosa no, non riesco a trovare altri metodi...mi fido del giudizio della comunità in cui vivo.
Solo la democrazia ci dice cosa può essere giusto e cosa no? Anche in filosofia politica siamo messi maluccio. Adinolfi è davvero convinto che la democrazia avrebbe il potere (dovrebbe avere il potere) di scalfire la nostra libertà, basta che ci sia la maggioranza? Adinolfi accetterebbe senza protestare se la democrazia dicesse che è giusto picchiare le persone? O torturare i prigionieri? Oppure che la vita è sempre un bene prezioso, sacra e inviolabile, di cui non possiamo disporre e il concepito è uno di noi (con tutte le implicazioni derivanti)? Mi sembra molto ingenuo e assolutamente ridicolo. Forse fa molto amico del popolo dire di fidarsi della comunità in cui si vive, al punto da lasciarsi naufragare in questo mare, ma qualche paletto io lo metterei. Qualche paletto a circondare il mio spazio intoccabile di autonomia, che nemmeno un plebiscito potrebbe calpestare. Non credo sia necessario elencare i casi in cui la maggioranza potrebbe diventare dispotica (mi chiedo se, invece, potrebbe essere utile citare qualche voce bibliografica, tanto per approfondire la questione. Rimango a disposizione).

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma se la chiesa e la volontà popolare tramite referendum confermativo dicono due cose opposte su uno stesso argomento, Adinolfi che fa? Implode?

capemaster ha detto...

Bocciato (anche da prima, eh!).

Il corpo è di Dio, e i cazzi sono tuoi.

Scusa il francese.

Chiara Lalli ha detto...

Yupa: la bella?

Capemaster, perdonato per questa volta. Ma che non si ripeta mai più eh! Si comincia con il turpiloquio e si finisce lo sa solo dio dove.

rikkitikkitavi ha detto...

eh, se questo ahinolfi è il nuovo che avanza, siamo messi bene.
l'amico è bravino a costruire una sua mocc (macchina operativa per la creazione del consenso) alternando banalità e ruffianate.
il tutto presentato come un insieme di novità assolute e quasi rivoluzionarie.

e adesso ci viene a raccontare che lui sta dalla parte del papa e che solo la chiesa cattolica (romana, aggiungo io, pensando di interpretare il suo pensiero) pone attenzione alle problematiche della vita e della morte.
a dire del supermario i cristiani non cattolici romani e gli ebrei, tanto per fare un paio di esempi, non si sarebbero mai posti il problema.

posso proporre l'ahinolfi per un premio volonté alla carriera?

Chiara Lalli ha detto...

Rikkitikkitavi, per non parlare delle altre religioni o delle non religioni. Ma no!, solo LORO si interrogano e soprattutto (si) rispondono. Mah.
Quanto al nuovo che avanza, diciamo che accettiamo la tua nomitation alla carriera. Inserita tra i pretendenti.

Anonimo ha detto...

e questo si candida alla direzione del PD? uno che pensa che i referendum stabiliscano ciò che è vero o falso?
ma zeus, li hai proprio finiti tutti i fulmini?
almeno un'anguria sulla capoccia di adipolfo potresti farla cadere?

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Incredibiile, scopriamo in Adinolfi uno spirito da vecchia DC.

Prendo atto anche se già l'avevo sospettato....

Fuffa Forte ha detto...

Dopo l'esclusione di Pannella dalla corsa per le primarie per il PD, dovuta a mancanza di requisiti, mi era rimasto il dubbio di quali fossero cotanti requisiti richiesti.

Ventura ha voluto che il candidato alle primarie per il PD Adinolfi, del quale non sono note gesta mirabii o pensieri sommi tali da andare a colmare il vuoto dei requisiti richiesti, ci abbia chiarito le idee: basta pernsarla come Ratzinger.

Batava dirlo.

Anonimo ha detto...

Il "fidarsi della comunità in cui si vive" è catalogabile come la fallacia del "bandwagon", cioè, portare come ragione a favore di una conclusione il fatto che gli altri la pensano in quel modo. grande finezza argomentativa.
Poi mi devono spiegare perché sono sensibili i temi della biotetica...

Anonimo ha detto...

Scusate, ma Adinolfi è della Margherita. Come credevate che la pensava? Inutile stupirsi. Già c'è più da stupirsi di alcune prese di posizione di Veltroni. Ma di Adinolfi proprio no. Nel bene e nel male è coerente, mi pare

Anonimo ha detto...

C'è o ci fa?

Anonimo ha detto...

Cara Inyqua, ma non eri uno dei blogger che firma un memorabile post di "sostegno" alla candidatura di Adinolfi? Scopri solo adesso le sue posizioni?

Anonimo ha detto...

Ho sempre considerato Adinolfi un personaggio molto "dubbio".
Dopo queste sue farneticazioni è scomparso ogni dubbio ed è apparsa la Verità, in tutto il suo splendore.

Anonimo ha detto...

All'anonimo (del resto certi soggetti non hanno mai il coraggio di esporsi, non mi meraviglia..) vorrei ricordare che il mio appoggio ad Adinolfi non era certo sul programma, il manifesto che io ed altri blogger di centrodestra firmammo in endorsement alla sua candidatura al PD era esclusivamente metodologico e prendeva le ovvie distanze sul piano delle reciproche posizioni su alcuni temi sui quali, è ben noto, io e quei blogger manteniamo distintissime idee. All'anonimo ribadisco: Adinolfi è della Margherita: se qualcuno si aspettava posizioni diverse da lui, allora vuol dire che segue la politica in modo approssimativo. Quello che è più grave è che tantissimi esponenti di spicco dei DS mostrano assai più preoccupanti posizioni filo-papiste, Veltrini incluso (che è il manifesto del nulla...)

rikkitikkitavi ha detto...

chiara: hai ragione, ma io pensavo questo.

magari ahinolfi non ha mai conosciuto nessun buddista o shintoista. possibile, anzi probabile: magari non sa nemmeno chi sia buddha o cosa sia lo shintoismo. gliene faremo mica una colpa.

e probabilmente ahinolfi segue la massa che ritiene che l'islam non sia una religione, ma una ideologia terrorista. qui potremmo in qualche modo eccepire, ma insomma, anche il nostro ex-presidente del senato la pensa tuttora in questo modo. perdoniamo?
mah: chiederemo ad averroé.

però mi sembra impossibile che il nostro supermario non abbia mai conosciuto un protestante, magari in un college a londra, o un ortodosso, magari quella volta che è andato a fare una vacanza trasgressiva (?) a mykonos. oppure un ebreo, che magari è suo vicino di casa.

e mi chiedo che razza di gente abbia conosciuto ahinolfi; oppure se ha mai avuto la curiosità di sapere come queste persone, di cultura diversa dalla sua, si rapportassero con le problematiche della vita.

mah.
e nemmeno un ateo?

Chiara Lalli ha detto...

Rikkitikkitavi, concordo, però mi domandavo: non so tu che familairità abbia con l'ingegneria aerospaziale (io nulla). Ipotizzo che tu sia nella mia condizione di ignoranza e ti chiedo: diresti che la fusoliera del DC9 era meglio di quella degli aerei MD-80? Diresti che la Boeing è l'unica azienda in grado di costruire aeromobili? Ti esprimeresti sulla fattura di un certo alettone? E peggio che mai: accetteresti di costruire un aeromobile? Io nemmeno un modellino mi azzarderei a fare. Condivido il "mah".

Anonimo ha detto...

Adinolfi e' peggio di Grillo. "Peggio" significa che e' ancora piu' pericoloso e malato.