mercoledì 5 settembre 2007

Rule Britannia!

La Hfea, l’agenzia governativa del Regno Unito che regola il campo della fecondazione assistita, ha deciso oggi di garantire in linea di principio agli scienziati britannici il permesso di produrre i cosiddetti ibridi citoplasmatici, embrioni creati con l’inserimento del nucleo di una normale cellula umana nell’ovocita (privato dei propri cromosomi) di un animale, che diventeranno fonti di cellule staminali embrionali ovviando alla scarsità di ovociti umani. Le richieste dei gruppi di ricerca dovranno comunque venire approvate una per una. Una legge che regolerà ufficialmente il campo dovrebbe essere approvata in parlamento entro la fine dell’anno; essa non potrà che confermare l’orientamento liberale assunto dalla Hfea, dopo che l’anno scorso una proposta governativa di bandire questa e altre tecniche simili aveva causato una sollevazione nel mondo scientifico. Lunedì scorso un sondaggio aveva rivelato che una ampia maggioranza del pubblico, il 61%, è favorevole alla creazione di questo tipo di ibridi.

Una vittoria per i liberali di tutto il mondo e per la ricerca scientifica: il Regno Unito si conferma ancora una volta all’avanguardia. Una sconfitta per gli integralisti, strenui avversari – come scrivevamo tempo fa – di «tutto ciò che mette in pericolo l’ordine immutabile e ‘naturale’ del mondo, e con esso gerarchie e privilegi consolidati da tempo immemorabile». Britons never, never shall be slaves!

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottima notizia!
Non pensavo proprio che un giorno l'avrei detto ma ora ci vuole: God save the queen!!

Joe Silver ha detto...

Al Tg2 c'era Dalla Piccola furente sullo sfondo di madonne e icone sacre.

Anonimo ha detto...

Ho una domanda, non so bene a chi rivolgerla. Dal punto di vista cattolico, la cellula umana da cui è prelevato il nucleo è una persona?
Grazie, Orazio

Giuseppe Regalzi ha detto...

No, altrimenti dovrebbero sostenere che ogni cellula del corpo umano è una persona, e questo sarebbe assurdo. Per loro solo l'ovocita con il nucleo sostituito e stimolato in modo da cominciare a dividersi è una persona; anche se non è chiaro come vorranno considerare un essere con una piccola parte del Dna non umana, dopo aver a lungo identificato l'essenza umana con un codice gentico umano (e forse è proprio questo imbarazzo a causare le reazioni estremamente negative che si sentono in queste ore da parte cattolica).

Anonimo ha detto...

x regalzi

Guarda che l'imbarazzo è prima di tutto dell'Hfea che, essendo un'agenzia che si occupa di questioni relativa all'embriologia umana, sollecitata sulla questione se fosse suo compito occuparsi di un tale tipo di embrioni ha risposto "probably" ammettendo che neanche loro sanno se si tratta davvero di embrioni umani o di che altro.

Anonimo ha detto...

Scusate, un codice genetico umano cosa può altro rappresentare? Non capisco bene questo punto. Grazie.

Veronique

Giuseppe Regalzi ha detto...

Lisander: a parte che alla Chiesa e altri integralisti, non interessa a nessuno "se si tratta davvero di embrioni umani o di che altro". Le questioni delle essenze sono vetuste e quasi prive di senso.

Anonimo ha detto...

non so se lo sapete, ma una cellula ibrida siffatta è ingrado di svilupparsi in un embrione umano normale? è permessa la clonazione terapeutica in Inghilterra? Grazie,

domenico l.

Giuseppe Regalzi ha detto...

È possibile che una cellula ibrida possa svilupparsi in un embrione umano normale: quando viene trasferito il nucleo, con esso arrivano anche i mitocondri che gli stavano vicino nella cellula umana di partenza, e sembra che in alcuni casi essi possano soppiantare in breve tempo i mitocondri di origine animale. A quel punto non resterebbe più materiale genetico animale, ed è possibile quindi (almeno in teoria) uno sviluppo normale dell'embrione. La cosa potrebbe risultare preziosa per ricavarne staminali embrionali perfettamente compatibili con il donatore del nucleo cellulare: è la cd. clonazione terapeutica, che in Gran Bretagna è permessa (già nel 2004 la Hfea aveva concesso il permesso di eseguirla all'Università di Newcastle).

Anonimo ha detto...

Si ma attenzione: l'embrione creato non viene impiantato in un utero. E' tutto un procedimento in vitro.

Anonimo ha detto...

London calling to the faraway towns /
Now that war is declared-and battle come down /
London calling to the underworld /
Come out of the cupboard, all you boys and girls

Anonimo ha detto...

"sembra che in alcuni casi": quale percentuale è prevista? Negli altri casi a che servirà l'embrione prodotto?

Giuseppe Regalzi ha detto...

La percentuale non si può prevedere: è solo una possibilità. Gli esperimenti servono in parte proprio a capire il funzionamento della cosa.

Anche con embrioni con mitocondri animali sarà comunque possibile come minimo studiare il meccanismo della clonazione terapeutica, per migliorarne l'efficienza, e in particolare capire la riprogrammazione cellulare che cancella la specializzazione della cellula umana. Questo potrebbe aiutare a riprodurre il fenomeno senza passare per il trasferimento del nucleo in un ovocita.

Anonimo ha detto...

Penso che avere dei conigli/topi con mitocondriale umano possa risolvere il problema dal punto di vista prettamente biologico. Anche usare delle scimmie antropomorfe potrebbe essere una via. Scimmie, conigli, uomini, funghi e batteri hanno un codice genetico identico (diverso dal mitocondriale). Io sono favorevole, decisamente favorevole a questi esperimenti ma credo che la cautela sia obbligatoria. Provate a fare questo esperimento "concettuale" (per voi e' concettuale, per altri e' reale....); cosa succede se cellule staminali umane vengono impiantate in una blastocisti di topo e le staminali umane vanno a colonizzare la linea germinale del sorcio? E se due topi cosi' si accoppiano? Avete affrontato questa possibilta' sul blog?
Sara' bene decidere in fretta. Io credo che una moratoria su tali femmine (si sa che la partenogenesi e' possibile a bassa frequenza) sia doverosa, per ora. Moratoria significaa che quelle topine non devono giungere in eta' fertile...

Giuseppe Regalzi ha detto...

Sagredo: l'idea dei conigli con mitocondri umani è originale – non l'avevo sentita da nessuna parte, finora. Si dovrebbe effettuare il processo inverso a quello di cui si parla qui, cioè mettere il nucleo di una cellula animale in un ovocita umano. Ho qualche dubbio che possa funzionare: è molto difficile che un embrione di questo tipo possa arrivare a termine; ci sarebbero degli squilibri metabolici che probabilmente porterebbero a un'interruzione dello sviluppo. Ma certo varrebbe la pena di tentare.

Le scimmie sarebbero certo più adatte di conigli e mucche, ma c'è il problema della disponibilità degli ovociti. Scimpanzè e gorilla (le due specie più vicine a noi) sono in pericolo di estinzione, e comunque troppo rari.

Non ti seguo molto su "Scimmie, conigli, uomini, funghi e batteri" che avrebbero "un codice genetico identico": cosa vuoi dire?

Quanto alle staminali umane che formano linee germinali nei topi, la possibilità è ben presente alle varie autorità regolatrici nazionali: in Gran Bretagna un esperimento del genere è e sarà sempre proibito (anche se poi finirebbe semplicemente in un aborto molto precoce: ce la vedi una topolina a partorire un bambino umano? :-)

Anonimo ha detto...

Ciao Giuseppe,
per la stessa ragione per cui una cellula umana con nucleo di coniglio non si dovrebbe sviluppare (squilibri metabolici), una cellula di coniglio con nuclei umani non si dovrebbe sviluppare ugualmente. Esperimenti di shunt di organelli sarebbe percio' meglio farli su altre specie, per capire quanto lontani si puo' andare su questa strada.
Magari un topo non puo' partorire un uomo, ma con la stessa metodologia una vacca potrebbe farlo. Fai un ceppo di vacche con una mutazione per cui 1/4 dei loro figli sono sterili, trapianti le blastocisti sterili con cellule staminali di donatori e questi hanno figli umani da utero in affitto di vacca.
Per quanto riguarda l'altro punto, il codice genetico viene detto "universale" proprio perche' il significato delle triplette e' identico in tutto il regno eucariote eccetto i mitocondri.
Caute.

;-)

Giuseppe Regalzi ha detto...

Francesco, io dicevo "è molto difficile che un embrione di questo tipo possa arrivare a termine" (per estrarre ovociti con mitocondri umani serve un animale adulto); ma che possa arrivare allo stadio di blastocisti per tirarne fuori staminali è molto probabile. Per prospettive ulteriori ti rimando al mio post di oggi. Gli esperimenti servono proprio "per capire quanto lontani si può andare su questa strada".

Anche con le mucche non so quanto potrebbe andare avanti una gravidanza: l'ambiente ormonale non sarebbe troppo differente? Conosci esperimenti con primati? Ripeto comunque che la possibilità è esclusa in partenza a causa del filtro delle autorità preposte.