sabato 2 febbraio 2008

Sulla nomina di Luciano Maiani a presidente del CNR

Sono davvero imperdibili alcune dichiarazioni dei nostri rappresentanti nella seduta del 31 gennaio scorso (VII Commissione, Resoconto).

Emerenzio BARBIERI (UDC) rileva innanzitutto che proprio la circostanza che non vi siano dubbi in merito alle capacità scientifiche del professor Maiani dovrebbe suggerire di soprassedere sulla proposta di nomina, in quanto se il consenso è presente in questo momento lo sarebbe anche in un momento successivo alla risoluzione della crisi di Governo. Evidenzia, inoltre, come il fatto che al Senato la «Casa delle libertà» non abbia espressamente votato la nomina del professor Maiani dovrebbe essere giudicato un elemento positivo nell’ambito del dibattito odierno che tende a valorizzare sempre di più un sistema basato sul «bicameralismo imperfetto». [...]
Sottolinea, inoltre, che la candidatura del professor Maiani non può essere ritenuta una candidatura condivisibile, in quanto egli ha dimostrato di non credere nella libertà di pensiero, principio cardine della ricerca scientifica, sottoscrivendo la lettera firmata da 67 docenti che ha portato all’annullamento della visita del Papa presso l’università «La Sapienza» di Roma.

Gabriella CARLUCCI (FI) rileva che uno dei criteri che dovrebbe stabilire l’idoneità delle persone candidate a ricoprire incarichi scientifici è quello del numero delle pubblicazioni effettuate negli ultimi anni. Rileva a tale proposito che dal sito Google scholar risulta che il professor Maiani non ha avuto pubblicazioni dal 1994, il che, per un candidato chiamato a ricoprire la carica di presidente del CNR, non appare certo una nota di merito. [...] In conclusione, ritiene che la Commissione debba pronunciarsi negativamente sulla proposta di nomina in questione, anche perché il professor Maiani è uno dei protagonisti della vicenda che ha portato alla mancata visita del Papa presso l’università «La Sapienza» di Roma.

Paola GOISIS (LNP) manifesta il proprio orientamento nettamente contrario sulla nomina del professor Maiani a presidente del CNR, rilevando che l’atteggiamento da quest’ultimo tenuto nella vicenda della mancata visita del Papa è assolutamente inqualificabile e rivelatore di un atteggiamento connotato da intolleranza nei confronti della libertà di opinione. Sottolinea, invece, che l’Università pontificia di Quito ha conferito una laurea honoris causa al Presidente della Camera, con ciò dimostrando una tolleranza maggiore di quella dimostrata dai professori dell’università «La Sapienza». Aggiunge inoltre che non corrisponde al vero la circostanza che i gruppi di opposizione presso l’omologa Commissione del Senato si siano pronunciati favorevolmente sulla proposta di nomina in esame, visto che proprio in segno di protesta contro la decisione di proseguire nell’esame hanno deciso addirittura di non partecipare alle votazioni.

Patrizia PAOLETTI TANGHERONI (FI), intervenendo in sostituzione del collega Palmieri, ritiene che la nomina in questione sia incostituzionale, in quanto non c’è alcuna motivazione che la sostenga. Aggiunge d’altra parte che non vi è alcun motivo di procedere nella seduta odierna alla nomina del presidente del CERN, visto che a luglio decade il consiglio di amministrazione. Considera, inoltre, assolutamente inopportuna una nomina effettuata in una situazione di crisi di Governo.
Qui la pagina di Luciano Maiani (non aggiornata). Al quale va tutta la nostra stima.

8 commenti:

Caminadella ha detto...

Pubblicazioni di Luciano Maiani dopo il 1994: Google Scholar.

Anonimo ha detto...

Talmente imperdibili le fasi di questa vicenda che ne ho fatto una storia a puntate nel mio blog, postando integralmente i resoconti della Commissione al Senato. La realtà dei fatti e degli interventi ha un impatto incredibile. Tra l'altro si tratta di vicenda poco nota e non sempre correttamente esposta.

Joe Silver ha detto...

Emerenzio BARBIERI (UDC) rileva innanzitutto che proprio la circostanza che non vi siano dubbi in merito alle capacità scientifiche del professor Maiani dovrebbe suggerire di soprassedere sulla proposta di nomina, in quanto se il consenso è presente in questo momento lo sarebbe anche in un momento successivo alla risoluzione della crisi di Governo.

Niente da fare: la leggo e la rileggo ma continua a sfuggirmi il senso (e la logica) di questa frase.

Proviamo a ribaltarla: se le indubbie capacità avrebbero dovuto suggerire di soprassedere, qualora invece le credenziali del prof. Maiani fossero state ritenute insufficienti si sarebbe dovuta approvarne immediatamente la nomina?

E se si era già certi che il consenso sarebbe stato presente sia prima che dopo la crisi di governo, perché si sarebbe dovuto rimandare?

Boh...

Anonimo ha detto...

No, onestamente, la cosa che mi sconvolge di più è che Gabriella Carlucci sia membro della Commissione Cultura, scienza e istruzione...

paolo de gregorio ha detto...

Ho scirtto un lungo post sulla questione. Trovo vergognoso che una parlamentare, ed ex presentatrice televisiva, trovi necessario buttare discredito, dicendo falsità, sul profilo scientifico e professionale di Maiani, un grande scienziato. Chi fa scienza impegna giornate intere del proprio lavoro alle nuove scoperte, di cui le pubblicazioni sono la testimonianza tangibile e l'eredità intellettuale. Obliterarle così per convenienza o negligenza credo che sia deprecabile, perché mortifica il prodotto del lavoro sudato di una persona, e considero la cosa come lesiva della dignità della persona.

Unknown ha detto...

Sembrano la dichiarazione del tipo in "Contact", con Jodie Foster:

Our job was to select someone to speak for everybody. And I just couldn't in good conscience vote for a person who doesn't believe in God. Someone who honestly thinks the other ninety five percent of us suffer from some form of mass delusion.

Film di merda, by the way...

Anonimo ha detto...

Ma no, che dite?, è tutto giusto e coerente! Non vorremo mica rischiare davvero di avere delle lodi dal resto del mondo, no?

La rivista Science aveva dedicato un trafiletto di apprezzamento sul come una volta tanto in Italia ci fosse stata una nomina basata sulla competenza anzichè sulla politica, ma questo è chiaramente un rischio che non possiamo accollarci.

E poi, suvvia, siamo seri: vorreste davvero dare in mano cotale mole di denaro pubblico ad una persona integerrima? E come li si piazzano poi amici e parenti?

No no, è giusto silurarlo. E dovendolo fare, usare la più idiota delle scuse: così nessuno avrà più dubbi su quanto imbecilli siamo.

Anonimo ha detto...

Gli attacchi non sono cessati dopo la nomina. In particolare la Carlucci ha insistito (vedi qui), stavolta usando come autorevole fonte un articolo di Libero. Con risultati analoghi se non superiori ai precedenti...
Per un riassunto di tutta la vicenda, consiglio l'ottimo blog di Marco Cattaneo.