giovedì 25 settembre 2014

Famiglia, sostantivo plurale


Qualche settimana fa il capogruppo consiliare di Uniti per Assisi, Luigi Marini, ha promosso una «mozione urgente, a tutela della Famiglia naturale: Padre è maschio e Madre è femmina». La mozione vanta pregevoli collaborazioni: quella di Gianfranco Amato (giurista per la vita) e quella di Ernesto Rossi (presidente regionale del Forum delle Associazioni Familiari dell’Umbria).

LA FAMIGLIA FONDATA SUL MATRIMONIO
Nella mozione ci stanno scritte cose come «la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna rappresenta l’istituzione naturale aperta alla trasmissione della vita e l’unico adeguato ambito sociale in cui possono essere accolti i minori in difficoltà, anche attraverso, in casi estremi, gli istituti dell’affidamento e dell’adozione» oppure «in tutto il Paese, con il pretesto di combattere “inutili” stereotipi, si stanno moltiplicando i casi di aperta propaganda contro la famiglia naturale, soprattutto nel mondo scolastico, con proiezione di film e sitcom gay, diffusione di fiabe rivedute e corrette in chiave omosessuale consegnate ai bimbi della scuola dell’infanzia e pubblicate dall’UNAR, ufficio che dipende dal Dipartimento Pari Opportunità che a sua volta fa capo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. È legittimo e condivisibile che nelle scuole si insegni a non discriminare i gay o altre minoranze, ma questo non deve necessariamente comportare l’imposizione di un modello di società che prevede l’eliminazione delle naturali differenze tra i sessi». È legittimo non discriminare gay o altre minoranze (che concessione!), ma senza esagerare però.


OMOSESSUALISTA!
O ancora: «nel Liceo Giulio Cesare di Roma i professori hanno imposto ad allievi minorenni la lettura di un romanzo, a forte impronta omosessualista, dal titolo “Sei come sei” della scrittrice Melania Mazzucco (Edizioni Einaudi), alcuni passi del quale rivelano, in realtà, un chiaro contenuto pornografico descrivendo fra l’altro nei dettagli un rapporto orale fra due maschi». Capito? Un romanzo a forte impronta omosessualista! Addirittura pubblicato dalle celebri «Edizioni Einaudi». Indimenticabile lo striscione di protesta di Lotta studentesca Maschi selvatici! Non checche isteriche srotolato davanti all’entrata del liceo. A chi fa i complimenti al sindaco di Assisi per aver infilato «omosessualista» in un documento ufficiale, Claudio Ricci risponde: «Rispetto per Tutti» – ma diritti solo per chi diciamo noi, avrebbe dovuto aggiungere.

Next, 25 settembre 2014.

2 commenti:

Angelo Ventura ha detto...

Non se ne può più di questa propaganda eterosessualista!

Anonimo ha detto...

Gli eterosessualisti (giusto distinguerli da chi è semplicemente eterosessuale) non dovrebbero preoccuparsi troppo, hanno un sacco di strumenti procreativi per poter affermare il concetto darwiniano di selezione naturale: fanno zigoti gratis e trasmettono direttamente ai figli i loro geni dell'eterosessualità (che, diciamolo, sono alquanto adattativi).Se sono isterici è perchè sono insicuri. Invece, avete mai pensato che gli alleli che controllano una eterosessualità molto spinta sono in linkage con quelli che controllano la discriminazione di genere e che quindi finchè esisterà la eterosessualità ci saranno persone che in modo innato effettueranno discriminazioni di genere ad un qualche livello? Fino a che punto possiamo accettare questa discriminazione senza che diventi prevaricazione? In quali ambiti oltre a quello riproduttivo possiamo accettarla?